1923-1938
I PRIMI TRIONFI
Cominciano le prime partite “in famiglia“, a ranghi ridotti, poi undici contro undici, dato che gli appassionati del gioco aumentano di giorno in giorno. Quando viene deciso di partecipare al campionato Ulic (Unione Liberi Italiani Calciatori) della provincia di Pistoia, la necessità di avere un allenatore si fa pressante. La scelta cade sul pratese Grazzini, abbastanza conosciuto nella zona. Sotto la guida di Grazzini hanno inizio gli allenamenti, che servono soprattutto a perfezionare gli schemi di gioco. In breve tempo, l’Aglianese è pronta per il debutto nel massimo torneo provinciale, nel quale si comporta onorevolmente.
La formazione base neroverde è questa: Barontini Quintilio, Barontini Arrigo, Catrummi, Cecchi, Bartoletti, Maselli, Mazzei, Biagini, Culli, Carlesi, Natali. Le trasferte sono avventurose, si ricorre a ogni mezzo per evitare le spese. Sono gli albori dei calcio, quando pur di giocare si è disposti a tutto: a segnare il campo, a gonfiarsi il pallone, a comprarsi il panino o il bicchiere di vino. Negli anni seguenti si aggiunge qualche nuovo giocatore, ma l’ossatura della squadra rimane pressoché la stessa.
L’inizio degli anni trenta è fortunato per i colori neroverdi. Nella stagione 1930-31, con il terreno di gioco ampliato per l’abbattimento del muro di cinta, l’Aglianese vince il suo primo campionato ULIC e rappresenta la provincia di Pistoia ai campionato regionali. Quasi nessuno dà molto credito alla squadra neroverde, che invece sovverte tutti i pronostici e conquista il titolo toscano battendo il Viareggio nella finalissima disputata sul campo neutro di Pontedera, con un gol segnato da Mazzei. Tutti gli sportivi di Agliana, quel giorno, fanno gran festa. Quel successo in campo regionale è molto importante, perché riesce a dare una spinta notevole alla diffusione dei calcio in tutta la zona. L’Aglianese, dopo quella affermazione, acquista decine di simpatizzanti e tifosi.
Sull’onda di quel successo che ha suscitato tanto entusiasmo viene costruito un altro trionfo, di proporzioni ben maggiori, Nella stagione 1931-32, infatti, l’Aglianese, dopo aver vinto il campionato provinciale e poi quello regionale, prende parte alle finali nazionali. Nella prima partita incontra la squadra di Terni, campione d’Umbria, e la batte; quindi affronta la rappresentante della Sardegna e vince di nuovo. Alla terza partita, contro la Pro Calcio Modena, la compagine neroverde viene eliminata. Resta il fatto che Agliana, la provincia di Pistoia e la Toscana tutta sono state degnamente rappresentate da una pattuglia di giovani che, facendo leva sulle loro doti tecniche, agonistiche e morali, sono riusciti ad imporsi all’attenzione di tutta Italia.
Dopo aver preso parte, ogni anno, ai campionati provinciali Ulic, comportandosi bene ma non riuscendo più a vincere il titolo, nel 1937-38 i colori neroverdi tornano in auge con la vittoria nella coppa Pacini, un importante torneo provinciale, al quale prendono parte numerose squadre della Toscana, fra cui la Pistoiese e la Fiorentina riserve. La squadra dell’Aglianese è formata da Niccolai, Nesti, Tesi, Nucci, Baldi, Fabbri, Barontini, Nistri, Melani, Coppini, Castelnovi, Coveri, Poilacci, Tasselli, Benassí. Un lotto di ragazzi in gamba.